Nel mese di giugno i proprietari delle prime abitazioni di lusso e quelli invece delle seconde case sono stati costretti a versare l’acconto per la Tasi e per l’Imu, ma qualora ci fossero dei ritardi si potrebbe incorrere in pesanti sanzioni per il mancato pagamento per tempo e soprattutto, per non aver rispettato i termini previsti dalla nuova normativa in materia.

In pratica, coloro che non hanno versato ancora quanto dovuto potrebbero avere delle sanzioni, il cui importo differente, in base al tempo impiegato per sanare la propria posizione, nei confronti delle casse statali.

Chi volesse cercare di recuperare la sua situazione, potrebbe utilizzare lo strumento del ravvedimento operoso ovvero quello secondo il quale ci sarebbe un anno di tempo, per versare quanto dovuto, con tanto di interessi e con tutte le sanzioni del caso. Nella fattispecie, il ravvedimento operoso per l’Imu e la Tasi del 2017, prevede che il pagamento non sia solo relativo alla somma dovuta ma anche agli interessi e alle altrettante sanzioni, che crescono in base al tempo del ritardo accumulato. Ecco i diversi tipi di ravvedimento che è possibile mettere in campo per sanare la propria posizione, sul ritardo del pagamento di Imu e Tasi del 2017:

Il ravvedimento sprint

Per quanto concerne il ravvedimento sprint, si tratta di sanare un ritardo di un massimo di 14 giorni che comunque, comporterà una sanzione dello 0,2% al giorno fino a un massimo del 2,8% più interessi, con un tasso fissato allo 0,5%.

Il ravvedimento breve

Il ravvedimento breve è un ritardo che invece parte dal quindicesimo giorno e arriva fino al massimo del trentesimo giorno con una sanzione che si fissa al 3% in più con tanto di interessi che hanno un’aliquota dello 0,5% all’anno.

Il ravvedimento medio

Questa tipologia di ravvedimento operoso, si applica dal trentesimo giorno in poi ed è valida fino al novantesimo giorno di ritardo. In questo caso è prevista una multa fissa del 3,33% dell’importo da versare ed inoltre, sarà anche necessario calcolare gli interessi giornalieri in base a quello che il tasso di riferimento previsto nel corso di quell’anno.

Il ravvedimento lungo

Per regolarizzare la propria posizione Imu e Tasi del 2017, si può anche agire nell’ambito di un anno partendo dal trentesimo giorno di ritardo e fino a 365esimo giorno, prevedendo però una sanzione del 3,75% in più sulla somma dovuta a cui si devono aggiungere gli interessi giornalieri con tanta di percentuale dello 0,5% all’anno.