L’Inter ha ormai rotto gli indugi, sarà Luciano Spalletti l’allenatore chiamato a risollevare un ambiente depresso e deluso dopo le ultime tribolate stagioni. Il profilo del tecnico toscano sembra davvero essere quello giusto per ricompattare uno spogliatoio fin troppo disunito e con troppe prime donne al suo interno. Il primo importante passo del neo tecnico sarà proprio quello di far rispettare le gerarchie e mettere fine ai troppi dissidi interni.

Spalletti è riuscito in questo intento già a Roma dove ha dovuto gestire gli ultimi anni della carriera di Totti ma non si è lasciato intenerire tenendolo molto spesso fuori per pensare al solo bene della squadra, che infatti ha raggiunto il secondo posto e nonostante tutto non è stato salutato dal pubblico romanista come meritava.

Ma adesso la Roma è il passato, il presente e il futuro di Luciano Spalletti si chiama Inter, si aspetta solo l’ufficialità ma ormai le parti hanno trovato l’accordo su tutto, il tecnico si legherà alla società nerazzurra per tre anni percependo un ingaggio di 4 milioni a stagione.

La candidatura di Spalletti è diventata molto forte dopo i sogni Conte e Simeone da quando è sbarcato ad Appiano Gentile l’ex direttore sportivo della Roma Sabatini, che ha subito convinto la proprietà Suning a puntare forte sul toscano e la sua volontà è stata accolta.

Con l’arrivo di Spalletti partirà anche il mercato in casa interista, anche perchè bisogna rispondere agli acquisti in serie che il Milan sta già mettendo a segno. I primi nomi segnalati da Spalletti sono i suoi fedelissimi Rudiger, difensore rigenerato proprio dallo stesso tecnico e Nainggolan. Ma il mercato nerazzurro sarà di quelli risonanti quest’estate quindi ci si appresta a vedere nascere un’Inter totalmente diversa negli uomini ma soprattutto nelle idee la prossima stagione, perchè con Spalletti la parola d’ordine è sempre la stessa: arrivare al risultato attraverso il gioco e c’è da giurare che nel prossimo campionato dove i nerazzurri non saranno impegnati nelle coppe europee si vedrà una squadra pronta a lottare per i primi posti della classifica e si dimenticherà quello striscione apparso sulle tribune con al scritta: “Caliamo un velo pietoso”.

La Beneamata sta tornando!