Nella maggioranza dei casi gli appartamenti più belli e più vivibili sono quelli che si sviluppano su due piani. E questo perchè al piano terra dell’appartamento si può predisporre la zona cucina e quella del soggiorno, mentre al piano rialzato oltre alla zona notte gli spazi si possono sfruttare anche per l’angolo relax in tutta riservatezza.
In questo caso, che si tratti di una villa o di un appartamento con soppalco, oppure di un attico, per collegare i due piani è necessaria una sopraelevazioni, ovverosia un collegamento verticale che è rappresentato necessariamente da una scala interna.
Per stile, ma anche come scelta architettonica, in genere la soluzione migliore, se in casa non ci sono persone con problemi di natura motoria, è quella di realizzare una scala a chiocciola che, rispetto alla classica scala a giorno a struttura verticale, presenta delle dimensioni ridotte e quindi dei bassi volumi di ingombro a fronte di una facile posa in opera, a di una grande adattabilità in abbinamento alle soluzioni di arredo.
Se la scala a chiocciola deve essere realizzata in un edificio già esistente, allora in base ai lavori da effettuare serviranno le specifiche autorizzazioni con tutte le informazioni precise al riguardo che possono essere ottenute contattando il proprio Comune di residenza. In generale se per realizzare la scala a chioccola occorre apportare all’immobile delle modifiche strutturali e/o deve essere demolita una parte del solaio, allora prima di iniziare i lavori occorre acquisire il titolo abilitativo che è rappresentato dalla cosiddetta SCIA che sta per Segnalazione Certificata di Inizio Attività.
La SCIA, invece, potrebbe non bastare nella realizzazione della scala a chiocciola, ed in generale per realizzare le scale per interni, qualora l’immobile fosse soggetto a vincoli storici e/o architettonici. In tal caso come titolo abilitativo, sempre chiedendo per sicurezza informazioni in merito al proprio Comune di residenza, potrebbe essere necessario il PdC, ovverosia il Permesso di Costruire, mentre a livello burocratico le cose si fanno più semplici quando per la realizzazione di una scala a chiocciola si deve sostituire una scala a chiocciola già esistente, oppure se i lavori nel complesso non implicano delle modifiche strutturali. In caso caso, infatti, potrebbe bastare anche la CIL (Comunicazione di Inizio Lavori) oppure la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata).